Lusinghe .
Le effimere parole si dimenano come serpi
nel consolo dei crudeli carcerieri han le roride fiamme ,
lagnano attese di ombre immacolate :
in effluvi di ebbrezza scandiscono le ore .
Ed io son scosso ,deriso da me stesso!
Da una bellezza che mi ha fatto ubriacare ,
su di una croce poso i miei fiori …
li eterno lasciando scritto le mie parole .
E' la mia impazienza dell’inquisitore crudele
gonfio di rauche grida la mia anima danna ,
con la proclive d’ardore il socratico m’ispira …
squillo di tomba ove l'anima scolora .
E ho fatto le lusinghe ad una musa !
Una dama che ha la puzza sotto il naso ,
una che il plateale non piace ;
zitta , zitta se ne sta chiusa in una strofa .
Oh si, è molto brava a far l’amore !
I suoi orgasmi sono pieni d’agonia ,
laconici i suoi fremiti languidi i suoi spasmi ...
letizia profonda che sale dalla luce .
È di lusinghe le malie incontrollabili !
Su galassie selvagge ove l’amore spera ,
ove solchi di voglia gemono i sussurri...
si spandono su frutti mormoranti e ne gusto il tuo succo .
Giacciono nei germogli gli arroganti versi
in stupendi madrigali le auree fuse,
le melodie fascinose ove piange il male ...
ove le figure s’appropriano di lusinghe d'amore .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .
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