sabato 13 novembre 2021

LUSINGHE .

Lusinghe‭ ‬.

Le effimere parole‭  ‬si dimenano come serpi‭ 

nel consolo dei crudeli carcerieri han le roride fiamme‭ ‬,

lagnano attese‭  ‬di ombre immacolate‭ ‬:

in effluvi di ebbrezza scandiscono le ore‭ ‬.


Ed io son scosso‭ ‬,deriso da me stesso‭!

Da una bellezza che mi ha fatto ubriacare‭ ‬,

su di una croce poso i miei fiori‭ …

li eterno lasciando scritto le mie parole‭ ‬.


E‭' ‬la mia impazienza dell’inquisitore crudele‭ 

gonfio di rauche grida la mia anima danna‭ ‬,

con la proclive‭  ‬d’ardore il socratico m’ispira‭ …

squillo di tomba ove l'anima scolora‭ ‬.


E ho fatto‭  ‬le lusinghe ad una musa‭ !

Una dama che ha la puzza sotto il naso‭ ‬,

una che il plateale non piace‭ ;

zitta‭ ‬,‭ ‬zitta‭  ‬se ne sta chiusa in una strofa‭ ‬.


Oh si,‭ ‬è molto brava a far l’amore‭ !

I suoi orgasmi sono pieni d’agonia‭ ‬,

laconici i‭  ‬suoi fremiti languidi i suoi spasmi‭ ‬...‭ 

letizia profonda che sale dalla luce‭ ‬.


È di lusinghe le malie incontrollabili‭ !

Su galassie selvagge ove l’amore spera‭ ‬,

ove solchi di voglia gemono i sussurri...

si spandono su frutti mormoranti e ne gusto il tuo succo‭ ‬.


Giacciono‭  ‬nei germogli gli arroganti versi

in stupendi madrigali le auree fuse,

le melodie fascinose ove piange il male‭ ‬...

ove le figure s’appropriano di lusinghe d'amore‭ ‬.


Giovanni Maffeo Poetanarratore‭ ‬.

 

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