sabato 11 febbraio 2017

Tramonti inquieti

Tramonti inquieti

Ho fatto dell'alba il mio risveglio
uno scrigno d'oro ove depongo i miei sogni ,
ove le vipere gialle mai vedranno le mie ombre
i miei tramonti inquieti della sola vita.
Ed è la vergine pudica ch'è m'appare
colei ,che solo a me si mostra femmina ,
tra le chiare e dolci acque vena rime
gloria il sublime fato dell'essere femmineo .
Ed io che sono in viaggio
quale infinita provvidenza mi potrà gioire ?
Quale altra croce ...
l'altro giorno alla finestra tua
a me ti mostri , altera e fiera .
Fai la sciantosa del quartiere
dei tramonti e le inquiete sere ,
nutri cuori con la speranza mia
all'innanzi tempo il mio mirare .
Non lascerò questa terra
prima che non ti ho fatta donna ,
come la candida rosa che nasce e aguzze spine
il mio grido libero annienta la maledizione .
Vattene inquietudine , sei il vortice ingannevole
tu , la mia anima ti giochi e non sei la mia nuvola ,
vieni in altre rive e attingi l'ora
in altri tramonti , la romanza , saetta amore .

Poetanarratore .

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