Tramonti inquieti
Ho fatto dell'alba il mio risveglio
uno scrigno d'oro ove depongo i miei
sogni ,
ove le vipere gialle mai vedranno le
mie ombre
i miei tramonti inquieti della sola
vita.
Ed è la vergine pudica ch'è
m'appare
colei ,che solo a me si mostra
femmina ,
tra le chiare e dolci acque vena
rime
gloria il sublime fato dell'essere
femmineo .
Ed io che sono in viaggio
quale infinita provvidenza mi potrà
gioire ?
Quale altra croce ...
l'altro giorno alla finestra tua
a me ti mostri , altera e fiera .
Fai la sciantosa del quartiere
dei tramonti e le inquiete sere ,
nutri cuori con la speranza mia
all'innanzi tempo il mio mirare .
Non lascerò questa terra
prima che non ti ho fatta donna ,
come la candida rosa che nasce e
aguzze spine
il mio grido libero annienta la
maledizione .
Vattene inquietudine , sei il
vortice ingannevole
tu , la mia anima ti giochi e non
sei la mia nuvola ,
vieni in altre rive e attingi l'ora
in altri tramonti , la romanza ,
saetta amore .
Poetanarratore .
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