Onda
Esonda l'onda da gli argini del
tempo
s'ammanta sul tuo manto
ove si contorce nel ricovero dei
sensi
lì , cadono rivoli di pianto su
flutti vivi .
Onda , pietra di cristallo , palpito
di neve
leggera dolcezza di copiosi fiocchi
,
nell'assiduo amplesso lasci, il
laconico bacio
sul mare trasudi le rosse vele .
Ma io sondo ,faccio il pompiere
dell'amore !
Alla mia maniera per te scrivo ,
col lacero dei ciechi impalmo dee
le incorono col sol pensiero .
Fosti avara oh tu malia dei venti
l'onda piena ch'è m'invasò il
cuore ,
io che del tuo gene ne ho fatto
prole
devo raggelare paradisi e purgatori
.
Oh onda tu m'invadi con la tua
potenza
sventri ,l'astro mio e mi trafiggi
l'anima
svelami , raccontami ,su quale terra
io spiaggio
su quale sguardo ambiguo mi accosto
e rido?
del remoto vagare su rive sabbiose
.
Si assorda il silenzio nella nota
confusa
col grido dell'incubo si prodiga la
parola ,
ascolto il suono della mia memoria
il ribelle vagare , il tuo grido
afferro.
Dove sei onda ?
Poetanarratore .
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