martedì 31 gennaio 2017

Onda

Onda

Esonda l'onda da gli argini del tempo
s'ammanta sul tuo manto
ove si contorce nel ricovero dei sensi
lì , cadono rivoli di pianto su flutti vivi .
Onda , pietra di cristallo , palpito di neve
leggera dolcezza di copiosi fiocchi ,
nell'assiduo amplesso lasci, il laconico bacio
sul mare trasudi le rosse vele .
Ma io sondo ,faccio il pompiere dell'amore !
Alla mia maniera per te scrivo ,
col lacero dei ciechi impalmo dee
le incorono col sol pensiero .
Fosti avara oh tu malia dei venti
l'onda piena ch'è m'invasò il cuore ,
io che del tuo gene ne ho fatto prole
devo raggelare paradisi e purgatori .
Oh onda tu m'invadi con la tua potenza
sventri ,l'astro mio e mi trafiggi l'anima
svelami , raccontami ,su quale terra io spiaggio
su quale sguardo ambiguo mi accosto e rido?
del remoto vagare su rive sabbiose .
Si assorda il silenzio nella nota confusa
col grido dell'incubo si prodiga la parola ,
ascolto il suono della mia memoria
il ribelle vagare , il tuo grido afferro.

Dove sei onda ?

Poetanarratore .

Nessun commento:

Posta un commento