Il
muro del pianto
È
alto il muro che fiancheggia la mia strada,
la
sua altezza oscura il mio cuore,
tu
la creatura ,la pallida figura
di
questa mia tormentata vita.
Accettami
per quello che sono,
per
l’amore che ti dono,
lasciami
esternare
la
mia irrefrenabile passione ;
la
dove un pendolo
rintocca
, suoni desolati.
Sul
muro del pianto
senza
occhi ho sollevato il tuo velo nero ,
umiliandomi
son fuggito ;
dalle
mie difese mi son recluso .
Mai
potrò sentire
il
calore dei tuoi glaciali fremiti ,
sentirne
il colore dei tuoi sguardi tenui .
Tu
la vergine bianca!
L’iride
desto che guarda l’orizzonte ,
sentenza
in apparenza danzi ,
il
valzer ,della mia vita .
E
mi illudi , mi travolgi
mi
dai l’apparenza del peccatore folle,
io
esplodo !Grido i mie sgomenti,
in
questo letto vuoto dove giace il pianto.
Urlo
, mi pento!Nessuno mai mi sente …
Vita
! Vita ingrata
perché
non mi hai donato il sospiro ,
il
languido desio di un amore puro?
Tra
le nubi ,vuoti senza pioggia .
Il
muro del pianto si sbriciola lento
sul
mio petto arido ,
s’adagia
la sola stella ,spenta giace .
Poetanarratore.
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