sabato 29 ottobre 2016

L'orgasmo dei poveri

L'orgasmo dei poveri

Piangerai lo so ,disillusa ti mostrerai tenera
non avrai più fiducia di nessuno e resterai sola ,
patirai la fame e le tue lacrime cadranno su gocce di candele
sinuosa ti guardi nei profondi dei tuoi vestiti .
E ti chiederai ,se sei ancora femmina ?
La rorida fragola ch'è s'apre sulla terra ,
il grembo sacro del mare ,il gemito audace
l'oceano , che inonda il mio amore .
Sarai l'orgasmo dei poveri ,non esserlo !
Resta con me ,ti darò le rose ,
il selvaggio amplesso e le mie furie sul tuo corpo
lo stimolo d'ebbrezza che ti libera dal mio sarcasmo .
Vieni ,rivelati!
Esulta il giorno mi legherò alle tue catene
al tuo cuore che si spegne piano , piano ,
con la mia anima incosciente ti farò fiorire
nella furia di un giubilo canterò la mia preghiera .
E mi morderai il desiderio ,toccherai il piacere con le mani
godrai l'orgasmo , immersa nelle piaghe della mia follia ,
d'amore sarà il dolce rito
ove con un soffio spengo, l'orrenda lava .

Si, resta , non fuggire ,non restare ferma negli specchi
davanti a un volto livido ,logorato dai passati ,
è così rara la bellezza ,amami !
Questi frammenti di tempo han foglie sparse
han il mal d'amore ,han te , la carne che voglio .

Poetanarratore .

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