Fa caldo, la beltà si snuda
mostra prorompenti seni ,
esce maliziosa dallo sguardo della iena ;
serpeggia lungo la trave e si contorce .
Di lei si dice che accecò il suo destino
nelle cavità del cuore lo adagiò
morendo di dolore ,
fece la corte a luccichii di fremiti ;
agli storditi amori di bassa stagione .
E nel ventre della sua ansimante voglia
ella perpetua l’amore cavaliere .
Lei , la lupa , mostra a me il suo pareo ;
la conchiglia degli ardenti falli .
Sali dunque sul mio relitto ,o donna !
Tu l’insaziabile sciagura ,
paventi prementi ore
ove ogni torpore amore arde .
Fosti intesa nuvolosa :
scoppia , tuona ,
su di me si scaglia , si dimena …
Turbina e scorrazza , s’impiuma !
Nella folgore degli oblii , leggera sciama .
Ma chi ama , perdona …
Si perpetua l’amore ,
nell’irrevocabile presente …
la vita diversa urge ;
col ferreo battito degli incerti balzi cola .
In rifugi bava ,letizia aduna .
Poetanarratore .
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