giovedì 21 maggio 2015

Meriggi roventi


Fa caldo, la beltà si snuda

mostra prorompenti seni ,

esce maliziosa dallo sguardo della iena ;

serpeggia lungo la trave e si contorce .

Di lei si dice che accecò il suo destino

nelle cavità del cuore lo adagiò

morendo di dolore ,

fece la corte a luccichii di fremiti ;

agli storditi amori di bassa stagione .

E nel ventre della sua ansimante voglia

ella perpetua l’amore cavaliere .

Lei , la lupa , mostra a me il suo pareo ;

la conchiglia degli ardenti falli .

Sali dunque sul mio relitto ,o donna !

Tu l’insaziabile sciagura ,

paventi prementi ore

ove ogni torpore amore arde .

Fosti intesa nuvolosa :

scoppia , tuona ,

su di me si scaglia , si dimena …

Turbina e scorrazza , s’impiuma !

Nella folgore degli oblii , leggera sciama .

Ma chi ama , perdona …

Si perpetua l’amore ,

nell’irrevocabile presente …

la vita diversa urge ;

col ferreo battito degli incerti balzi cola .

In rifugi bava ,letizia aduna .

Poetanarratore .

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