domenica 15 dicembre 2013

Solitudine



Sono appeso a un lembo di cielo
sospeso tra le corde del passato ,
l’amore mio non ha barriere ;
sconfina se nel giardino sboccia un fiore.
Ha negli occhi il dolore della gioia !
Ha te femmina che mai arrivi,
è nell’oscuro incerto insaziabile il tuo amore
dalle mie inquietudini i fatali umori spio.
Non tornerò tra la furia dei fulmini !
Mi rassegnerò e sarò fantasma ,
di lei i ricordi grevi;
nella gogna il tempo mi incanna assai .
Sarò e resterò un numero!
Il punto di domanda senza nessun risposta ,
una parentesi ove chiudo l’anima ;
senza voce la tua immagine rimane .
E come Gesù pregherò negli orti degli ulivi
rinascerò accanto ad una mangiatoia ,
di me rideranno gli ignobili carnefici ;
quand’io in singulti pregherò il signore .
Sarò Abele che sorrise a Dio !
Gonfio di speranza scaccerò il male …
Si, tornerò ruota di carro,incudine per il ferro ;
il purgatorio e l’inferno
 saranno perdono d’ogni fiamma.
Sarò anima crudele il limpido spirito !
Tra il vivere e il dormire
 sentirò la tua voce che mi chiama.
 
Dal fieno appassito
sentirò il dolce tanfo dell’amore .
 
Poetanarratore .

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