sabato 3 marzo 2012

Nella piaga della mia ferita




Tra fumi sporchi e odori di cipolla succosa

la mia vita si tramuta,

si infetta nella piaga della mia ferita

ed è l’amaro disgusto
che una amata mi ha lasciato.


… e ne ho sentito nausea!

Mi son visto nell’io penso
 una stranezza sconcia:

ho visto “tu femmina”perderti d’ogni valore,

ogni bellezza che il tuo potere ti esalta.


Lo so , hai voluto saziarti d’amore mai avuto

amaramente credo mai più ti sarà concesso,

si, troverai l’intruso,il gioppino …

forse un cretino e chissà che delusione.


Solo la purezza della neve ti può purificare

e come una crisalide
 in metamorfosi ti trasformi,

ti chiudi nel tuo bozzolo
 di purezza che mai avrai

sul candito cuscino trovi la tua pena.


Oh quanto è malsano il mondo !

Siamo carne al macello brodo per i vermi,

l’amante è il bigamo incosciente

raccoglie per se scelleratezze varie.


… e c’è un prezzo da pagare:

ad ogni singola emozione,ad ogni serenata,

nella piaga della mia ferita

hai rubato il mio sorriso.


Poetanarratore

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