martedì 23 novembre 2021

LAMENTO .

 Lamento‭ ‬.

‭(‬Poesia di ribellione‭  ‬sociale‭ )


E ho impiccato il mio lamento‭ 

uno sfogo inutile ove nessuno ti ascolta‭ ‬...

un lagno di pianto misero e patetico‭ ‬,

ove anche le lacrime si vergogna di esistere‭ ‬.

Viviamo in un tempo arrogante‭ !

Su di un palcoscenico senza platea‭ ‬,

gente insoddisfatta scrive tra le righe‭ ;

la sua lettura è amara come il fiele‭ ‬.

Io sono tra questi esseri insoddisfatti‭ !

Sono il primo a lamentarmi dell'abbondanza‭ …

a far casino nella mia mente inquieta‭ ;

a dire in poesia l’afasia della noia‭ ‬.


E tutto fu lamento‭ !

Dal viso asciugai tante lacrime‭ ‬...

dai tuoi caldi occhi scrosciarono corolle‭;

tale fu la gioia che cedetti al mio ego‭ ‬.

Ma presto la mia penna perderà l’inchiostro

con essa combatto la battaglia dei delusi‭ ‬...

le vene del mio sangue s’asciugano si contorcono‭ ‬,

si prosciugano al freddo dell’inverno,

nell’arido tramonto il mio corpo sarà cemento.

E non ci sarà più posto per i miei versi‭ !

Per aver smarrito quel segno tanto atteso‭ ‬,

non ci sarà più il grido beffardo‭ ‬,il mal vestito‭;

io che fino all’ultimo ti ho chiamato‭ ‬,amore.

Ipocrita che sono‭ ‬,non ho le forze per lottare‭ !

Di combattere contro fantasmi senza cuore,

contro inerzie in equilibrio volo‭;

vario gli stati d‘animo come un demente frano.


Lamento,‭ ‬è l’avarizia degli umani‭ !

Il non credere al peccato veniale‭ …

le lotte dei poteri e il ghigno sul male altrui‭ ;

l’agguato in ogni luogo di infami sconosciuti

che infondono la morte e infangano la vita‭ ‬.

Lamento,‭ ‬la miseria della solitudine fa piccola l’anima‭ 

dell’ipocrisia che l’indegna maschera indaga,

camuffa la bugia come se tutto fosse sano‭ ‬...

l’ambigua gratificazione è l’ultima spiaggia dei falliti

si elemosina solo briciole di insoddisfazione‭ ‬.

Sono nel silenzio degli innocenti e sono libero‭ !

Nel buio lontano dai deserti dei dannati,

di ogni vincolo ch’io possa lamentare‭;

voglio dipingere la mia anima di nero.


Muoiono gli eroi i combattenti degli ideali‭ 

nelle leggente dei tempi sempre più s'imprimono‭ ‬,

si differenzia l'immane in trame lascive‭ ‬...

dal sangue sepolto i fieri dell'antico nome‭ ‬.

Si mercifica la carne dal vile sgomento‭ ‬,

si conquista coll'assurdo nel bordello lucra e trama‭ ‬,

uccide a chi si veste di miseria‭ ‬.

E‭' ‬con l'arma sul petto l'eroe‭ ‬,il milite scelto‭ 

è valoroso è forte‭ ‬,la sua innocenza uccide‭ ;

eterea s'innalza la gloria il lamento gli concede la tregua‭ ‬,

nella giustizia sociale porta addosso la croce‭ ‬.

Dei tanti dannati il creato ne soffre‭ 

la vita li immortala nei santi sepolcri‭ ‬,

forse invano son morti per aver dato il libero arbitrio‭ ‬...

di essere stati i veri guerrieri‭ ‬.


Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore.

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