Il richiamo della musa.
Mare !Perché mi stai a guardare?
Sono io l'illuso , il romantico poeta ,
A continuare a sperare l’ amore ?
Col tuo odore nasce la malia
Nasce frenesia per una donna ché io amo .
Mare Ridammi la mia musa !
L’hai imprigionata nel tuo immenso ...
Nelle tue braccia me l’hai portata via ,
L’hai chiusa tra i tuoi flutti azzurri
Nei desideri delle tue sirene .
E fu così che lei cercò la luna :
Cerco le meraviglie tra gli scogli ,
Le conchiglie , in esse il mio eco :
Vieni amore ,ti saprò aspettare raccontare bagliori .
Mare !Perché mi vuoi tormentare?
Con le tue onde di cielo pregne di profumo,
Sulla spiaggia lei sdraiata sotto il cocente sole
Liscia il suo corpo e si plasma il viso,
D’amore è suo sogno tra gli accecanti abbagli .
Ma poi , poi si accende il sorriso
La notte si adorna di stelle fascinose ,
Su di lei , sul suo corpo nudo tutto cuoce
sospiri veri la fan tremare la sua voce urla di piacere ;
E' l'attimo in cui diventa musa la mia poesia .
E’ libera da ogni suo trionfo ...
E' frizzante come la terra brulla ove nasce la sua vita ,
Come la schiuma del torrente che va nel pudore dei suoi sogni ;
Ritorna ad essere la rosa ,la mia musa
La luce intensa delle sue lacrime lebbrose .
Giovanni Maffeo - Poetanarratore.
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