La guerra dei mondi
Affondano nel fango le misericordie del tempo ,
da esse fu furia e sangue ,
fu la guerra dei mondi …
la sfida tra cechi e moribondi .
Or dunque è sempre tardi per soffrire ?
Amare , odiare , credere …
È pigro l’urlo , il blasfemo l’intendo frana ;
dentro scorze d’uva acido rimane .
S’alza il capo , ora più non tremo ,
la guerra dei mondi è lontana …
Non trema più la terra , la patria mia ;
di vento respiro l’aria dei momenti .
Mi guardo, contemplo , anch’io ho il santo !
Ho il giardino ,il mio gregge …
Sono pensieri ove annido canti ;
odo uccelli liberi , nell’aria cupa .
Odo ronzii maledetti !
Con occhi disfatti brulicano nei sentimenti ,
lontana è la mia croce …
mi lascia le arrugginite strofe .
Non ho nulla tra le mani ,
non ho parole da elargire .
Al Dio del fiore io imploro
che dia pace al suo libero impero .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .
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