giovedì 17 giugno 2021

IL MORSO DEL DIGIUNO .

 Il morso del digiuno‭ ‬.

Ansimanti pulsioni fremono‭ 

su capezzoli schiumano capricci assopiti‭ ‬,

ergono rabbiose voglie‭ 

dall’irascibile sangue la carne si infuoca‭ ‬.


Tu,‭ ‬Per me la pietà del cuore libero‭ !

Su di te decoro i germogli dell’amore‭ …

Mordo la carnalità dei sensi‭ 

il vorace amore ch'è m'ha deluso‭ ‬.


M'ha incatenato a te che non mi senti‭ 

ch'è non t'accorgi‭  ‬di me che ho bisogno‭ 

opprimo‭ ‬,‭ ‬lo scetticismo incredulo,‭ 

la ferocia‭  ‬d'un impeto loquace‭ ‬.


È il morso del digiuno divora le mie carni

il desiderio avaro ch’è s’adombra e si svela‭ ‬,

pulsa battiti frenetici nei meandri dissoluti della vita‭ ;

in fiumi di parole eluse‭ ‬.


Sei tu dunque l’orma donna‭ ‬,fammi soffrire‭!

il sensuale bersaglio del cerchio magico‭ 

l’assoluto enigma del mare in fuga‭ ;

lì tu stessa procacci il bulbo delle rose‭ ‬.


E mordi le avversità del tempo‭ …

tempo tiranno in cui affabula misteri‭ 

nell’età dell’oro fosti angelo,

rovente è la tua era‭ ‬,afferri e leghi i risoluti fati‭ ‬.


Mordimi dunque col tuo digiuno fammi uomo‭!

nella passione consumami‭ …

avvinta‭ ‬,‭ ‬offrimi i tuoi baci‭ ‬,le tue feroci labbra,

con dolcezza concedimi un’ora sola del tuo amore‭ ‬.


Giovanni Maffeo Poetanarratore‭ ‬.

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