Leggiadra plani .
Un tempo ti fui amico
fui ,l’eroe eretico dei tuoi pensieri :
fui dardo di fuoco ,scintilla tra i rovi
da te, l’amore non l’ho mai avuto.
E fu nel mio miele che affogasti delusioni
trai mie pensieri leggesti la pacata idea ,
l'ormone sacro che si appassì nel vuoto
si confuse tra i colori delle tue sottane .
Leggiadra plani , oh come sei leggera
dai fondali riemergi e ti senti pura
segui il ritmo di una musica celestiale
nel limbo esalti, il meglio dei connubi .
Ovunque i mari ti bagneranno il cuore
e nelle piaghe più profonde, laverai respiri:
nulla ti potrà afferrarti da te stessa fuggi
l'ingordigia dell'amore trova sempre il suo destino.
E non hai più pesi da pesare maschere da indossare
il mio corteggio è l‘oro dei sinceri:
l’infatua certezza che non si piega ma si dona ,
fa le pulci , all‘agnello che bela .
L’eco del trapasso l’autunno sfalda :
rimuove i freddi inverni , il ceppo spegne,
ogni meta avrà il tuo traguardo
l’infido flagello la belva uccide.
Tu la vamp vuoi ottenere il meglio
la piccola spiga in una mente grigia ,
ti proponi ninfa inaudita l'occhio fosco del reame
sola sulla barca a navigare da sola .
Leggiadra plani
Plani nei miei desideri,
tra tuoni e lampi gli epiteti di fortuna
Sui miei sentieri apri i cancelli della vita .
Giovanni Maffeo Poetanarratore.
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