mercoledì 26 agosto 2020

IL REGNO DEL NULLA .

 Il regno del nulla.

Appartenni a un tempo tiranno 

scrissi in versi  ‬il dolore dell’amore.

Raccontai di me ‬,‭ ‬di una amata ingrata,

in una strofa il suo miele fetido.

Mi mostrai a lei loquace 

un timido introverso che sconfisse gli odi,

sui roghi dell'inquisizione mi mise in croce;

ero la preda delle sue premeditazioni.

Io l’incomprensibile sognatore non capivo!

Fui l’amante evanescente 

l’illuso del suo pensiero ;

dal suo egoismo il freddo gelo.

E  ‬fu delirio!

Conobbi le tenebre nelle foreste degli gnomi,

sull'acqua pura nuotavo le malie; 

fui l’oracolo che spalmava cellulosa.

E vidi l‭’ ‬invisibili meraviglie !

La crisalide sulla rigogliosa terra

mi incantò il custode dall'occhio di cristallo;

era il più terribile tra i mostri di quel regno.

Ora nel nulla vivo ‬,‭ ‬nulla spero!

Leggo la bibbia ai bordi del  ‬terrore

nessuna lava brucia il mio cuore;

fantastico aria in un mondo nero ‬.

Giovanni Maffeo Poetanarratore‭ ‬.

Nessun commento:

Posta un commento