mercoledì 27 maggio 2020

INFERNO CORTIGIANO.

Inferno Cortigiano .

Non troverò la vena dei miei anni 
gli eterni palpiti che sentii per te oh donna ,
la quiete dei tuoi giorni i miei sogni acerbi
resto chiuso nel mio inferno cortigiano .

Il rimorso mio si concede all'insensata sete 
alle feconde solitudini di piaceri terreni,
al turgido volto di veemenza senza stile
ove i floridi seni viziano i taciti capezzoli.

Forse raggiungerò l'epilogo del verso 
in esso la bellezza del lodato amore ,
fluirò su campi elisi i ritmi dei singulti 
aprirò alle lacrime le porte alle vergini .

Tu il sospiro dei cuori indolenti 
abbeveri sangue alla mala voglia ,
la fonte delle acque grigie 
tra i corvi i paradisi rabbiosi .

Resti l'afasia spudorata della mia musica
lasciami dunque in questo inferno ...
a ruggire fantastiche illusioni ,
alle sentenze dei storpi sensi .

Giovanni Maffeo Poetanarratore .

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