martedì 23 aprile 2019

CHIAMALO CAPRICCIO .

Chiamalo capriccio.

Chiamalo inferno degli amori
tu la donna, il tuo dolore è il mio piacere ,
sei la sola fragola  , nel bosco  il tuo rossore
barbaglii di  luce ,tra i rami il paradiso .
Chiamalo capriccio !
Afflizione caustica che in me scotta ,
di perdizione non s’annaspa il puro
assuefatta , ingoi l‘amarognolo sapore .
E dalla forte voglia l’istinto erutta !
Nell’inferno di Dante vai a morire:
nessun tesoro ha il tuo valore
a differenza di una intesa passionale.
È il maledetto gioco che a te piace
la carne mia annuso e mi da nausea ,
fetida sul guanciale ,l’infamia godo.
Vattene perdizione ,tu, chiamalo pure amore
chiamalo squallore ,un inutile pathos .
Questo è il sentimento che io vorrei:
mi appari e fai finta di dormire ...
sai di glicine e nei miei sensi lo trascini .
Chiamalo desiderio ,sfogo mestruale
anatomia di orgasmi paritari ,
fisiologici ,che non voglio ,mai vorrei:
egoismi ch’io non conosco , tu li usi.
Chiamala maledizione
l’anima mia vince il bene ,
castigo o forse redenzione?
Il violato odio d’un’avventura strana.


Giovanni Maffeo Poetanarratore .

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