Prendo il meglio .
C’è solitudine tra le perdute anime
han troppo amato un amore non voluto ,
un amore spietato che lascia scorie a l’ego ;
in un corpo voluttuoso i colori spegne .
Ed io prendo il meglio per quel che mi viene dato
quello che si crede di volere mai s’avvera ,
divengo turbine di contorni e storno ;
m’intrufolo nei sogni ,nell’eco di chi sbava .
C’è la paura della vecchiezza che imperterrita avanza !
La sottile inadeguatezza che soffia il miraggio,
c’è l’incertezza ,l’imbarazzo della scelta …
tra le mura chiuse il cervello sbatto.
C’è il caos nella mente !
Si vuole incatenare un fantasma che non vola ,
in sibili di melodia l’improprio attergo
rombo tuonante di una visione folle .
Sono fatui che accecano bisogni !
Esaltano parole boriose da bocche spolpate ,
da gesti inconsueti e livree snobbanti ,
s’ingoiano miserie e il nulla si ottiene .
Oh tu che mai ti rassegni …
Allunghi il braccio e ritrai la mano ,
tu che in questa epoca trami ;
credi d’esser bella e mascheri il il fato .
Prendo il meglio del frutto di Adamo !
Di Eva la sua performance di predatrice ,
di un vorrei ,e gridarmi ,al lupo,al lupo …
il gesto empirico per tranne l’afferrabile .
Inseguo ideali che non servono !
Per vivere penso che siano necessari ,
sia spazio che riflette le mie attese ;
il meglio a me lo voglio dedicare .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .
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