sabato 29 luglio 2017

Osceno


Che tristezza ,che squallore

che delusione scoppiare i pianti soffocati

i nervi logori nei grappoli dei malanni ,

i fiori inchiostrati ,imbrattati di pillole e polline.

Osceno è , sversare liquidi di miele

su corpi morti e fianchi gonfi

di veemenze lubriche e irritati epilettici ,

di mele acide e scheletri in pance incinte .

Osceno è farsi riempire di aria

scoppiare nel grigio rosa la dolce febbre ,

farsi abortire dentro il volgo dei conigli

ove sazia la solitudine della lepre rassegnata .

Ci sono teste vuote piene di miserie

vivono soli nel mondo addolorato

raccolgono sollievi ricevendo offese

sono masochisti del loro stesso pregio .

Ma vattene all'inferno o giuda ...

vai a pigliare il toro per le corna ,

la falsità non è ripiego è malattia dentro

è rimpianto di inquieta vita del mal riposo .



Si, è osceno farsi annaffiare la propria rosa .

Poetanarratore .



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