lunedì 29 dicembre 2014

E ora vai




( Madrigale )

Scrivo di notte
per abbagliare gli incantesimi del giorno ,
per non vedere e sentire le voci delle sirene …
La tua già soffoca il singulto inasprito .
Si gela l’anima ,
nelle tenebre i miei pensieri ,
il nulla mi appare vero ;
tra l’inconfessato c’è l’enigma degli arcani .
E ora vai !
Son di marmo i sogni tuoi ,
mi hai acceso e spento come un faro ,
come un lento fuoco il fine si fa cenere .
Ti ho cullata con la mia luce !
Con parole dolci il miele ti ho spalmato ,
con il brivido di chi non conosce l’amore ;
la lusinga mia ti ha resa invulnerabile .
È ultimo il mio rigo ,l’ultimo poema !
Il madrigale per eccellenza del Poetanarratore .
l’ultima poesia che ti annovero ,
in essa il mio mondo amorfo si frantuma ;
il tuo è fatto di sola finzione .
Ti immaginavo diversa ,
più decisa e coraggiosa !
Mi hai ingannato e deriso ,
scagliato contro i meandri dell’ignoto ;
mi hai fatto capire quanto è inutile volare .
E ora vai !
Costringi la tua anima a fuggire ,
hai soppresso il miracolo del cielo ;
sei riuscita a rendere infrangibile il tuo cuore .
Vai , lasciami solo !
Lasciami nel mio mare …
nell’incubo dei falsi oblii
ove ogni letizia spaventa lo splendore .
E ora ,vai non voltarti !
La rossa rosa si è tinta di nero ,
i vulcani son senza eruzione ;
han tolto l’essenza
al fiore che profuma .

Poetanarratore .

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