domenica 9 novembre 2014

E' quel che resta



È la rara malattia !
Nel tormento si consuma ,
dal profondo sale piano
come un equinozio si interseca nel cuore .
È la ilarità degli assurdi sogni !
Un riverbero di larghe ampiezze ,
di ardue conquiste e vuoti di memoria
il mio esule bacio traccia una meta .
È quel che resta :
idilli che allietano i giorni …
Sulle lisce carni il tutto spoglia ;
sul tuo corpo i vividi mantelli .
Resta la vanità dei vinti
ove la fiamma morente s’irradia ,
apre nuove scene sulle bocche dei vulcani ;
apre gli arsiti affetti ,
dal capestro sangue insozza .
Sono io l’impressionista !
Il poeta dei poveri …
Nulla mi conquista ,
nulla mi rende onesto .
Una lacrima forse !
L' illuso col petto da eroe ,
mi nego alla tua parola ;
all’amore che non ebbi mai .
 
Poetanarratore .

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