domenica 20 luglio 2014

Il bacio crudele


Per una femmina ho arso la mia vita !

Ho ceduto ad un impeto affamante :

ad una debolezza che s’avvolge ingorda;

in crudezza si rivela e pena.

Mi lasci il bacio crudele del destino

e dal sordo raggio la fiamma avvampa .

Mi lasci la miserevole sembianza

il cui pallore il cuore affligge.

E ti ho confessato l’amore!

In te vivevi il mio giardino,

la frescura d’una palma era refrigerio

vivevi il mio pregio della mia vita.

Rauca fu la parola dell’addio,

copristi il tuo rossore con false lacrime,

pianificasti il tuo scopo ;

ov’era annidato il magma dei vulcani .

Ma poi , poi tutto finì

e fosti l’attrice vagabonda ,

che nel suo corpo come sulla scena

è di tutti e di nessuno.

Tutto lasciasti ,persino l’odore della mia pelle:

le fitte del dolore che ad oggi avrai ancora ,

lasciasti i guizzi d’allegria ;

la tua bella fronte dove io ti carezzavo .

Lasciasti echi di freddo

rotti come stracci ,

avviliti dormono strappati nel cuore ;

nell’aria frugano la tua voce rauca.

Ti vedevo molto bella quel tempo!

E sentivo l’amore in tutte le tue vene,

nelle mie il sangue palpitava ;

irrompeva il forte desiderio .

Fu l’ultimo bacio il tuo,

il più crudele !

Poetanarratore .

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