Ho conosciuto la miseria
era la brutta peste miserabile;
lasciava pianti di dolore,
di alacri sacri si vestiva.
Ed io bambino sbriciolavo briciole di pane …
le spandevo al vento ai piccoli uccellini,
non volevo che anch’essi soffrissero la fame;
le sentivo cinguettare all’alba del mattino .
Oh , che meraviglia sarebbe se fosse vero:
far felice l’amore con un solo pane,
tagliarlo a fette con la lama del pensiero ;
in ogni desiderio senz’odio e ne rancore.
E con mano nella mano ,tutti insieme!
Dare un senso alle pigre lacrime ,
sfamare e scoprire la storia d‘un vissuto.
Dono le mie briciole al cuor ferito
da quando il mio eco si è diffuso ,
a una macchina stupenda chiamata vita.
Resto l’invisibile poeta!
Con la penna combatto la zizzania cruda;
alla mia platea narro la novella incisa :
E Gesù disse : - Luca 6,35 -
Voi che siete ricchi avete già la vostra consolazione!
Guai a voi che adesso siete sazi
e consumate i vostri vizi ,
perché avrete fame …
Guai a voi che ridete
Sarete tristi e piangerete .
Poetanarratore.
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