lunedì 17 giugno 2013

Dimmi quale inferno vuoi





Camminando lungo le strade del tempo
ho incontrato la vita,
ho incontrato un pastore
col suo gregge pascolava le sue vaghe fantasie.
Si dirigeva nel regno del declino
ove l’amarezza gli trasmise la paura,
gli trasmise la speranza del lode canto
di chi smarrito ha perduto senno.
Ho incontrato un amore !
Affievolito si permise di appassire ;
Breve fu il suo esteso
ad accogliere in se l’amato .
Oh tu bocca che parli,
favelli gli eccelsi  raggi!
Tu che sussurri nell’oscurità feconda
sei maschera di marmo ,
annerisci di livore il tuo mento.
Dimmi quale inferno vuoi?
Quale sembianze vuoi mostrare,
quando mi vedrai morire …
Per te un corpo è come il rame .
E vorrei avere occhi di falco
e volteggiare nell‘eterno spazio,
offrirti l’aquila reale
e varcare le pianure della noia.
Vorrei offrirti i frutti della consolazione
con spensieratezza tra i gabbiani,
sul mare …
tra la solitudine della gelosia.
Dimmi quale inferno vuoi?
Quale fantasma ti può fare compagnia
si fa’ avaro del tuo oro,
ti porti nel mio vortice passionale.
Dimmelo!
Tu uragano senza vento
la bufera imprigioni,
sei la tempesta della sera.
E dall’estremo limite guardo la mia terra !
Nella vena della fonte sospiri attingo;
Al cadere di una lacrima
mi acceco con fiamme di candele.


Poetanarratore .

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