Onda.
Tra i travagli della vita mi inondi nel tempo indefinito
nei tormenti mi culli in acque fredde mi abbandoni …
sei l'onda sul mare dell'inverno
ove i ricordi infatui sono i capricci dei miei giorni.
Ma tu sei onda il flutto che sbatte su gli scogli
il refrigerio dell'estate innamorata …
sul tuo cuscino posi la tua rosa
sul letto la tua vulva s'apre al bacio .
Ed io finché ti presto orecchio vedo i tuoi occhi
accesi luccicano tra i riflessi del sole :
nei fiumi , negli avanzi di voci povere
lì il vento ti trascina a riva confuse da echi sordi .
Onda perché ti spogli?
Voglio amarti come sei, come ti ha creato la natura
come quando la tempesta ti agita e voli ,
nei cuori degli amati gli fai il solletico .
Ma tu, tu, sei onda il delirio dei grandi
l'onnipotenza senza fine trabocchi e esondi
ove fanno il nido i gabbiani sul cielo,
ove l'attimo cresce dentro
annaffia il profumo del tuo ventre ,
sul tuo immenso il flusso prende forma .
Ma tu sei onda , bagnami !
Fa liscia la mia pelle ...
Giovanni Maffeo Poetanarratore .
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