Abbagli di luce .
Madrigale
Mi lascio alle spalle strisce di voglie ,
il grosso sentimento mi attrae …
in me , in giochi inchiostrati ,
di versi platonici e frasi allusive .
Tu la mia interazione !
Sgoccioli frutti settembrini ,
su vaste platee indossi silenzi rattrappiti ;
l’ontano l’airone ammanta la tua scena .
Ritrovo la strada del cuore !
Ove il poeta erutta terremoti ,
le ardimentose parole gli inutili baci
non hanno più spazi per garrire .
Sono solo abbagli di luci di immagini ovattate !
Barbaglii che si riflettono sulla neve ,
illuminano la vita l'incontro di una musa
ritrova me , lacrima primitiva .
Sei pioggia che scende dagli occhi
su versi confusi lasci lacrime tese ;
lasci il vissuto in pensieri ingarbugliati
lì rubi la scena per mostrarti graziosa .
Sei l'arcobaleno dopo il temporale
rincorri il sorriso dei bimbi mai cresciuti ,
i tempi del sentimento turbato ;
l’adolescente emozione che abilita l’anima .
E tra il nero cobalto la, in fondo, furtiva è la luce ...
silenzi pesanti chiedono addii
gli odori selvaggi abbagliano il sole ,
è la tua foresta per entrare in paradiso .
È in quel bagliore di luci e suoni e arpe che appari …
ove il denso del tuo corpo stipa desideri ,
disgela taciti gli affanni maledetti ;
sconvolti sul tuo viso s’irradiano festosi .
Giovanni Maffeo - Poetanarratore .
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