I figli dei fiori.
Sono passati anni e la memoria mi porta a quei tempi
Giochi di poteri aizzano le coscienze ,
i poveri adolescenti sono presi di mira
con l'inganno gli fanno dire : facciamo l'amore non la guerra .
Ma poi passano gli anni e tutto va nel calderone
da gli stessi nasce il Rock ,
una buona cosa per la musica
un male per chi usa droghe .
Passeggiano liberi i figli dei fiori
ovunque ,si bevono l’anima !
Si sussurra orgogliosi :
Siamo noi i ragazzi degli anni sessanta .
Di un tempo a noi caro fu libero pensiero
Creature dal cuore nobile !
Decoravamo l’amore col solo cuore ;
il motto era loquace : fate l’amore ,non la guerra .
E ancora .Mettete dei fiori nei vostri cannoni
amate con fede i vostri fratelli;
era la melodia dell’abbraccio infinito …
era l'apparenza di una finta avventura .
L’abbietto è ancora la pace o la guerra ?
E' l’elemento d’una fragile fede ,
è il convoglio di merce umana ?
Su barconi muoiono per fame .
E come i licantropi brancola nel buio
dai corrotti vogliamo giustizia,
aborrono con forza il piacere del male;
odorano i fiori ,contemplino il mare .
Siamo rimasti in pochi da allora...
nella notte tanti come me scrivono poesia:
scrivono che desiderano ancora amare;
desiderano un mondo migliore .
È tardi e aspetto mio figlio che torni dalla discoteca
il mondo è cambiato da allora …
Sento dei passi ,è lui ;anche questa sera respiro.
Tiro un sospiro di sollievo ,è vivo!
Giovanni Maffeo - Poetanarratore .
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