Il muro del pianto.
È alto il muro che fiancheggia la mia strada,
la sua altezza oscura il mio cuore,
tu la creatura ,la pallida figura
di questa mia tormentata vita cuore infrange .
Accettami per quello che sono donna !
Per l’amore che ti dono,riscattarlo voglio ...
lasciami esternare nella tua mente
nell'irrefrenabile passione ove rintocca la tua ora .
E' Lì Sul muro del pianto che ti scopristi donna
ove senza mani ho sollevato il tuo velo nero ,
umiliandomi son fuggito dalla verità assoluta ;
dalle mie difese mi son recluso .
Mai potrò vedere il vento distendersi sul tuo seno
sentire il calore dei tuoi glaciali fremiti ,
dipingere il colore sui tuoi sguardi tenui …
baciare labbra che assaporano l'amore .
Tu la vergine bianca!
L’iride desto che guarda l’orizzonte ,
sentenza di pietà e sangue in apparenza danzi ,
balli il valzer della mia vita .
E mi illudi , mi travolgi, mi scompigli
mi dai l’apparenza del peccatore folle,
io esplodo !Grido i mie sgomenti,
in questo letto vuoto dove giace il pianto.
Urlo , mi pento!Nessuno mai mi sente …
Vita ! Vita ingrata perché non mi hai donato il sole
il languido desio di un amore puro?
Tra le nubi ,vuoti senza pioggia .
Il muro del pianto si sbriciola lento
sul mio petto arido brucia di passione ,
s’adagia la sola stella ,
sul tuo corpo sinuoso spenta giace .
Giovanni Maffeo - Poetanarratore.
Nessun commento:
Posta un commento