Ventre di farfalla.
Volo in alto col pensiero degli ignudi
procaccio la squisitezza della bella rosa ,
il mio ventre si contorce su i parassiti steli
ove il volto del giudizio il bocciolo priora.
Io sono mela ,il frutto proibito la scorza rude!
L'essere di una sola vita che si apre e palpita ,
sono la totalità di un'unica sorte
il fisico corpo si eccita e sollazza .
Dammi il tuo ventre , oh farfalla !
Per me , nei paradisi vola,
bacia il mio miserabile fato
che nell'amplesso si è chiuso .
Dammi la nausea il bianco dei narcisi
ch'è io posso sentirne il fiuto ,
odorarne l'essenza mai assopita, l'annuso
migra nel pratico dei sentori.
Nel nucleo di un frutto amaro
ove il castigo mi rende ostile e pianti languidi,
Sodoma la genesi ai carnefici viscidi
il morbo che si trasforma in epilogo .
Dove sei , ventre ? Poligono crudele !
Annaffia ancora il mio cuore ,
di ristoro è il mio amore ...
mi stringo al petto l'eterno che fu tuo .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .
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