Clamori d’estate .
Ho eruttato parole dalle rumorose crepe
in me si son regrediti gli sconnessi impulsi ,
Esclamo l’io tempo,
l’io che in me vagisce muto.
È un evaporare di rumori d’ogni tipo
s’infeltriscono nelle temute trame
e l’apparente gioia esalto
a capofitto cado nella lava sulla rete .
Impacciato mi avvicino a riva
c'è tanta la bellezza :
vedo la magnificenza della carne ,
vedo ch’è tanta l’abbondanza il nettare delle vene .
Vocii si tuffano nei cuori clandestini
negli epifenomeni delle occasioni ,
sotto l’ombrellone sanno di volare
sanno che sono solo fantasie .
Ma ,io sono saggio e freno le mie voglie!
Miro all’amore puro …
Predico il vangelo ,annuncio la vittoria;
La parabola del grano .
E con il predicato fato chiudo questo tema :
di clamori l’estate ne è piena ,
Sui i prati dei profumi il fetore non riesce a sprofondare .
Giovanni Maffeo - Poetanarratore .
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