L’angelo della morte .
Urla l’anima mia davanti a tanta disperazione
Davanti a degli assassini gli eredi immondi ,
da contorte progenie i mali più effimeri .
Pietà Signore !
Abbi pietà di questa miseria …
siamo gente strana
arroganti e ostica ,
generosa e umile .
E non basta piangere lacrime di sangue
non basta ,spogliarsi di ogni dignità ,
di umiliarsi e reprimersi .
E Verrà l’angelo della morte
verrà a salvare la debolezza …
verrà come ha fatto il cristo :
a punire , la lurida vergogna .
Sono troppi agnelli morti !
Oh Signore …
Dio, dove sei ?
Troppi gli olocausti ,
gli inferni da patire su i roghi della vita .
Malvagi, figli del male
a quale natura appartenete ?
Voi miscela di veleno e miscredenza
perirete nel ricordo dell’amore .
Ogni anno sarete messi in croce
dagli innocenti verrete perdonati ,
sul patibolo del cielo giudicati .
Sempre fuggirete tra le spine
come mandrie nelle foreste in fiamme ,
come conigli e asini che ragliano .
Vi resterà il marchio dell’odio sulla fronte ,
solo dai bambini che avete uccisi sarete perdonati .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .
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