giovedì 27 settembre 2018

LA MISERIA.

La miseria .

È stagnante questo cuore vomita miseria
gli han già derubato il desiderio la preghiera ,
l’hanno umiliato ,deriso …
l’anima mia han messa a rogo .
È come la favola di Biancaneve :
siamo creduli nelle storie i permalosi
ove l’illusa povertà non si rassegna mai
non vuole ascoltare il suono che fa rumore .
La miseria è la follia degli assurdi del riso dolce
sfoggia il corteggio con l’arma migliore,
diventa preda ,elemento di bufera ;
il bellicoso vento che spande tramontana .
Sei tu dunque il sublime !
L’offesa data alla parola amore?
La messa in scena in abito da sera ;
l’ora furtiva per asciugare gli occhi alla luna .
Oh femmina !Sei tu il prezioso dono :
abbellì la tenacia e l’occhio strizzi ,
fai la sbarazzina e accendi ceri ;
sferzi luce ove l’alba è buia ha seminato aria.
Il tempo innamorato
guarisce le angosce e cura cicatrici ,
di una donna che non vede ed è miseria.

Giovanni Maffeo Poetanarratore .

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