Sopra a lenzuola stropicciate
giace esamine il mio cuore ,
rimbomba in orecchie sorde
ove rabbioso , danna , le parvenze .
È infranto ed è senza unghie ,
artiglia , l’invisibile dolo …
s’appiglia a sospiri ,
a fati evanescenti ;
al lamento piagnone ,
l’egoismo sana .
Mi guardo intorno
e voli di rondini solcano il cielo !
Come aquiloni di carta
volano , verso il mio intriso amore .
Come foglie s’adagiano
su tubercoli di terra …
su flutti di sanguigne membra
ardono , i miei pensieri impuri .
Ho la certezza di sentire
il suo ego intristito ,
è rumoroso , è inquieto …
nel vedere , il sorriso sussurrato .
Mi guardo intorno e abbraccio nebbia ,
non chiedo pietà , né venia santa …
sventolo tra le mani lo stropicciato lembo ,
il fazzoletto bianco ,
sdrucito , latro al vento .
Poetanarratore .
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