lunedì 1 aprile 2013

C'era una volta l'amore




Transumanze di lucidi trapassi

annebbiano la mente

ai rapporti strazianti,

esausti si sfaldano nelle arterie.

È nei primi anni dell’adolescenza

e come un fuoco tutto si avvampa ,

si accende impetuosamente

come fumo si dissolve .

Sono i primi passi di fugaci impulsi

negli sguardi le apparenze ,

in una bolla si resta chiusi

finché un giorno tutto si ravvede .

E sono i primi baci a far nascere l’oblio!

In un pugno il mondo intero ,

l’immaturo tempo farfuglia poesia

infatua il bello dell’amore.

C’era una volta l’amore

c’è e i ciechi vanno in scena,

fardello pesante che dal cuore si trascina

deludendo e legandosi alle catene .

È il riverbero dei folli

degli impalpabili destini ,

l’arma vincente

delle vissute intemperie.

C’era una volta l’amore !

Ed io voglio crederci

credere che nei futuri resti ,

nei trascorsi un indizio col suo nome.

È l’onirico abbaglio !

Concerta l’irreale sogno,

il falso vuoto della quint’essenza

irride l‘occhio insulso e sciama .


Poetanarratore.

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