sabato 21 maggio 2022

MERIGGI ROVENTI .

 Meriggi roventi‭ ‬.


Fa caldo,‭ ‬la beltà si snuda‭ 

mostra i prorompenti‭  ‬seni‭ ‬,

esce maliziosa dallo sguardo della iena‭ ;

serpeggia lungo la trave e si contorce‭ ‬.


Di lei si dice che accecò il suo‭  ‬destino‭ 

nelle cavità del cuore lo adagiò morendo di dolore‭  ‬,

fece la corte a luccichii di fremiti‭ ;

agli storditi amori della bassa stagione‭ ‬.


E nel ventre della sua ansimante voglia fu strega

ella perpetua l’amore al cavaliere folle‭ ‬.

Lei‭ ‬,‭ ‬la lupa‭ ‬,‭  ‬mostra a me il suo pareo‭ ;

la conchiglia degli ardenti falli‭ ‬.


Sali dunque sul mio relitto‭ ‬,o donna‭ !

Tu l’insaziabile sciagura‭ ‬,paventi prementi ore‭ ‬,

paventi ceri spenti‭ ‬,l'io,‭ ‬che non esiste‭ 

ove ogni torpore amore arde‭ ‬.


Fosti intesa nuvolosa‭ ‬:

scoppia‭ ‬,‭ ‬tuona‭ ‬,su di me si scaglia‭ ‬,‭ ‬si dimena‭ …

Turbina e scorrazza‭ ‬,‭ ‬s’impiuma‭ !

Nella folgore degli oblii‭ ‬,‭ ‬leggera sciama‭ ‬.


Ma chi ama‭ ‬,‭ ‬perdona‭ …

Si perpetua l’amore nell’irrevocabile presente‭ ‬,

la vita diversa urge col ferreo battito degli incerti balzi cola‭ ;

In rifugi bava‭ ‬,letizia aduna‭ ‬.


Giovanni Maffeo‭ ‬-‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.

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